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venerdì 23 aprile 2010

IMPACT: percorsi da seguire.

Il 21 aprile c'è stato un convegno a Tortolì per discutere sul Progetto IMPACT, sono stati presentati dei dati riguardanti il comportamento di guida imprudente tra i giovani studenti dell'Ogliastra. Sono stati intervistati sulle loro abitudini alla guida più di 400 ragazzi tra i 17 e i 21 anni.
Queste le cifre: la metà dei ragazzi intervistati, maschi e femmine, usa sempre il casco in motorino e la cintura in macchina. Sette ragazzi su dieci però hanno il motorino preparato e impennano. Per ciò che riguarda gli incidenti alla metà degli intervistati è già capitato un incidente per una fatalità, sette ragazzi su dieci hanno avuto un incidente nonostante fossero prudenti e quasi otto ragazzi su dieci hanno rischiato seriamente di provocare un incidente!
Non sono dati confortanti. Si cerca di capire quali potrebbero essere i comportamenti da prevenire, quali da favorire e quali invece quelli con i quali bisogna usare il pugno di ferro. Si deve cercare di capire se le percentuali preoccupanti illustrate sopra dipendono da una falsa percezione del rischio di chi sta alla guida, se si è perfettamente consapevoli che veramente basta un momento di disattenzione oppure se il maggiore sforzo da fare tutti insieme è quello di demolire atteggiamenti e abitudini sbagliatissimi mentre si guida: quando ci sono di mezzo rischi così grossi e concreti bisogna stare attenti ad OGNI aspetto della guida!


Sempre durante questo convegno si è chiesto all'Arma dei Carabinieri di intervenire per parlare della loro esperienza sul campo e cercare così di capire le cose anche da un altro punto di vista: quello di chi cerca di correggere, sanzionare e punire comportamenti pericolosi alla guida. Il primo pensiero quando vedi che la paletta dell'agente è rivolta proprio a te è – che sfiga! mi hanno fermato!- ma, in fondo, se non ci fossero loro sarebbe il Far West!
I loro compiti non sono da poco: si accertano che non ci siano violazioni al Codice della strada, intervengono dopo un incidente stradale e aiutano in quelle che sono le operazioni di soccorso, sono coinvolti in numerose attività di regolazione del traffico, tutela e controllo sulla strada.
In base ai dati Istat illustrati dai Carabinieri, si vede che il numero di morti per incidenti stradali negli ultimi 4 anni è diminuito notevolmente. Le persone ferite rimangono sempre numerose purtroppo, non c'è un sostanziale cambiamento di tendenza nel corso di questi ultimi 6 anni. Per ciò che riguarda i dati Istat 2008 si nota come siano diminuiti moltissimo i sinistri stradali in genere. Questo per avere una situazione generale del fenomeno.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità fa sapere però che in Europa
GLI INCIDENTI STRADALI SONO LA PRIMA CAUSA DI MORTE
TRA LE PERSONE DI ETA' COMPRESA TRA I 5 E I 29 ANNI

Troppi decessi e troppi feriti!! I motivi son sempre gli stessi: al primo posto il mancato rispetto delle norme di prudenza – velocità, mancato rispetto della segnaletica stradale- e LE CONDIZIONI PSICO-FISICHE DI CHI E' ALLA GUIDA- in particolare abuso di alcool-.
Ma torniamo un attimo indietro : cerchiamo di capire che cosa ha portato alla diminuzione del numero di incidenti. I Carabinieri ci fanno sapere che da quando è entrata in vigore la patente a punti, da quando hanno inasprito determinate sanzioni anche adeguandosi alla normativa comunitaria i dati sono nettamente migliorati: questa quindi sembra essere la strada giusta!
Ricordiamo che comunque GUIDARE IN STATO DI EBBREZZA E' FATTISPECIE DI REATO:
se un guidatore ubriaco provoca un incidente le pene previste raddoppiano.

Si possono attivare le cosiddette campagne di sensibilizzazione, parlarne nelle scuole, mettere multe, togliere la patente ma l'atteggiamento più corretto in assoluto è che OGNUNO DI NOI SOPRATTUTTO QUANDO E' ALLA GUIDA DEVE ESSERE ATTENTO E RESPONSABILE

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